Cassazione: l’azione di gruppo per discriminazioni sul lavoro è valida anche per fatti antecedenti la legge 24/2016
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Discriminazione sul lavoro: la Corte di Cassazione apre il campo di azione di gruppo
Il 5 novembre 2023 la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che chiarisce l’applicabilità della procedura di azione di gruppo introdotta dalla legge n. 24 del 2016. Secondo la decisione, i fatti discriminatori verificatisi prima dell’entrata in vigore di tale legge possono essere oggetto di azione collettiva.
Fonti
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Speculazione Economica
Dati principali testuali
| Elemento | Dettaglio |
|---|---|
| Data della sentenza | 5 novembre 2023 |
| Autorità giudiziaria | Corte di Cassazione |
| Legge di riferimento | Legge n. 24 del 2016 (procedura di azione di gruppo per discriminazione sul lavoro) |
| Ambito di applicazione | Fatti discriminatori antecedenti l’entrata in vigore della legge 24/2016 |
Sintesi numerica testuale
La sentenza non contiene dati quantitativi specifici (numero di cause, importi, ecc.). La sua rilevanza risiede nella definizione di ambito temporale per l’applicazione della procedura di azione di gruppo.
Contesto oggettivo
La legge n. 24/2016 ha introdotto la possibilità per i lavoratori discriminati di agire in gruppo contro il datore di lavoro, coprendo discriminazioni di genere, razza, etnia, orientamento sessuale, disabilità, ecc. La sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che la procedura è valida anche per i fatti discriminatori verificatisi prima dell’entrata in vigore della legge, garantendo così una continuità di tutela per i lavoratori colpiti da pratiche discriminatorie precedenti la normativa.
Domande Frequenti
- Qual è la data della decisione della Corte di Cassazione? Mercoledì 5 novembre 2023.
- Quale legge è stata citata nella decisione? La legge n. 24 del 2016, che ha introdotto la procedura di azione di gruppo per discriminazione sul lavoro.
- Qual è l’impatto della decisione sui fatti discriminatori antecedenti alla legge? La sentenza stabilisce che tali fatti possono essere oggetto di azione collettiva, estendendo la tutela prevista dalla legge anche a episodi verificatisi prima della sua entrata in vigore.
- La sentenza crea nuovi diritti per i lavoratori? No, la decisione non introduce nuovi diritti ma chiarisce l’applicabilità della procedura già prevista dalla legge 24/2016.
- Quali categorie di discriminazione sono coperte dalla procedura? La legge copre discriminazioni di genere, razza, etnia, orientamento sessuale, disabilità, età, religione, credo, ecc.
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